"Il personaggio è rappresentato a tre quarti di figura, stante. Il corpo e il viso sono orientati di lieve tre quarti. Lo sguardo è rivolto verso l’osservatore e presenta un caratteristico allungamento del mento, tipico degli esponenti della dinastia degli Asburgo. I capelli sono del tutto coperti da una cuffia ricamata sul bordo e ornata, superiormente, con un grosso fiocco. Indossa un abito di tessuto unito con scollo a “v” dal quale fuoriesce il colletto della camicia. Le maniche sono affusolate verso il polso. Il punto vita è segnato da un nastro Tra le mani tiene un crocifisso ligneo con Cristo morto, in avorio. La figura è collocata entro una stanza spoglia. Sullo sfondo , sulla parete, in alto a destra, una stampa entro cornice di legno rettangolare, rappresentante la Madonna col Bambino. Sulla sinistra una lesena chiude la scena

Il ritratto mostra, come indicato nella dedica presente sulla stampa votiva appesa alla parete della stanza dove si svolge la scena, l’arciduchessa Maria Anna d’Asburgo Lorena (Vienna, 1738-Klagenfurt, 1789), figlia secondogenita dell’imperatrice Maria Teresa e di Francesco Stefano di Lorena. La principessa fu destinata alla carriera ecclesiastica, in considerazione della sua costituzione, e divenne badessa del Capitolo Nobile di Praga. Si dedicò al riallestimento delle collezioni naturalistica e numismatica del padre e raccolse una propria raccolta di minerali e insetti. Si dedicò brillantemente anche alla pittura. Dopo la morte della madre, avvenuta nel 1780, decise di ritirarsi nel convento di suore francescane di Klagenfurt dove trascorse gli ultimi anni di vita. L’abbigliamento mostrato nel dipinto rispecchia la dimensione religiosa in cui visse l’arciduchessa, sottolineata dal grosso crocefisso che tiene tra le mani" [1]